«Denunciate per tempo contratti di servizi che presentano tariffe anomale o contratti sottoscritti in fretta, letti a malapena, inviati sul telefonino che per un motivo o un altro sono di difficile consultazione o lettura». E’ l’invito che da Matera stamani i presidenti dell’Adiconsum Cisl di Basilicata, Angelo Festa, e della Fondazione lucana antiusura ”Monsignor Vincenzo Cavalla” don Basilio Gavazzenni hanno rivolto oggi «a persone anziane o in buona fede, che potrebbero vedersi arrivare bollette dall’importo spropositato, difficili da constatare e che portano a contenziosi».
L’appello segue al caso di una signora di Matera «che aveva contattato nel 2022 il call center di un grande gestore nazionale di energia, per una voltura a suo nome, del contratto del gas per l’abitazione di sua madre defunta, in modo da poter accedere al ‘bonus’ della Regione Basilicata. La donna, nonostante le rassicurazioni fornite dalla operatrice del call center, era stata sollecitata a firmare il contratto inviato su telefonino, ma che non era riuscita a visionare per difficoltà tecniche. Da qui la scoperta di sua figlia, che era riuscita a a leggere il contratto sul computer, dei costi dei consumi passati da 0,90 centesimi di euro al metro cubo a 2,94 euro».
«Sono risultati ‘inutili’ le richieste di chiarimenti che hanno portato alla notifica di una prima bolletta di oltre 500 euro e una successiva di 1.600, ma senza fruire del bonus gas regionale. Somma salita nel corso dei mesi a oltre 4.500 euro, che ha poi portato alla decisione, tardiva, della donna di rivolgersi all’Adiconsum che ha avviato un confronto con la società di gestione dell’energia per rivedere l’importo da pagare».
«Occorre – hanno detto Festa e don Gavazzeni – denunciare per tempo situazione simili che carpiscono la buona fede della gente e la popolazione della Basilicata, per gran parte anziana, presenta notevoli livello di rischio. Cittadini comunque non tutelati in nessuna maniera, raggirati dalle logiche di mercato».