Eccezzion fatta per il Circolo Tennis, gestito in maniera impeccabile da oltre 50 anni, dal locale circolo, nell’ambito di una virtuosa collaborazione pubblico- privato che funziona benissimo, il resto dell’impiantistica sportiva melfitana, non versa in condizioni eccellenti. Analizziamo con ordine la situazione. Stadio Arturo Valerio. Dimenticatevi totalmente i fasti di un tempo, nemmeno lontanissimo, in cui il manto verde dello stadio federiciano era tra i più invidiati di Italia. Un autentico tappeto. Ora il manto verde è un pallido ricordo e la struttura versa in condizioni disagevoli. Tribune e spogliatoi, hanno urgente bisogno di un restyling serio. La giunta Maglione ha messo in preventivo di intervenire con immediatezza. A dicembre partirà l’iter per l’accesso al credito sportivo. Un finanziamento che consentirà di rifare la pista atletica, il campo di gioco in erba sintetica, spogliatoi, bagni e mettere sulla tribuna centrale i nuovi sediolini. Intervento assolutamente necessario che consentirà di poter finalmente usufruire di una struttura polifunzionale per atletica e tanti appassionati, calcio ed eventi come concerti. D’altronde la capienza di oltre 3000posti, ben si sposa con questo progetto. Diciamo che l’estate del 2023, consentirà finalmente a Melfi di riavere uno stadio degno di questo nome, con la possibilità di essere utilizzato da diverse società e tanti fruitori, non soltanto calcistici. Occorrerà poi affidare il Valerio in gestione, magari seguendo proprio la convenzione in atto con il circolo Tennis, che come detto, funziona alla grande.
Questione Palazzetto dello Sport: A Melfi non vi sono più squadre agonistiche di livello sia nel Volley che nel basket. Val la pena ricordare che parliamo di discipline, in cui la città federiciana, nel recente passato, ha raggiunto vette incredibili. A2 nella pallavolo femminile, B2 nel basket maschile. Tradizioni bruscamente interrotte dalla fatiscenza in cui versa il palazzetto, chiuso durante l’amministrazione Valvano e non ancora aperto. Anche in questo caso, dicembre sarà un mese decisivo. L’amministrazione conta di restituirlo alla cittadinanza, aprendo di fatto una struttura che manca tantissimo alla collettività. Inutile ricorda quanto sia importante e propedeutico per i tanti bambini e ragazzi che vorrebbero praticare queste discipline, nell’ambito di un ambiente confortevole ed adeguato.
Questione Campetti: A Melfi durante l’amministrazione Navazio, nacquero ben 7 campi di calcetto. Francamente troppi: difficili e complicati da gestire, ma certo che attualmente ne è rimasto concretamente in vita uno soltanto. Quello di Piazza Trieste e Trento, che guarda caso è l’unico gestito da una società che organizza tornei ed attività, facendolo usufruire da diversi utenti. Gli altri andrebbero sistemati e magari utilizzati in maniera diversa, visto e considerato che tutti questi giocatori di calcetto, in città non ci sono
Ed infine la questione bocciodromo: A Melfi vi sono ben due società che praticano bocce, uno sport che non fanno solamente ” gli anziani”, come erroneamente si pensa. Ebbene queste due società, sono costrette a disputare le loro gare interne, non a Melfi, spesso a Rionero, chiedendo ospitalità al circondario, proprio per mancanza di uno spazio dove giocare. Questione ormai datata. Del bocciodromo si parla, da anni, senza nessun risultato concreto. E’ arrivato il momento di risolvere una volta per tutte la vicenda.